La mostra "Vico Mossa – Fotografie d'Architettura" è stata promossa
dalla fondazione Archivi d'Architettura Vico Mossa, quale atto iniziale delle proprie attività di tutela, archiviazione, divulgazione del patrimonio archivistico
relativo all'architettura, con particolare riferimento a quella della Sardegna.
Archivi d'Architettura ha sede a Serramanna, ed è fondata dagli eredi dell'Arch. Mossa, dall'Università di Cagliari, dal Comune di Serramanna,
dall'Associazione Nazionale Città della Terra Cruda.
La mostra consiste in 75 fotografie riprese da Vico Mossa tra gli anni 30
e gli anni 60 del secolo scorso, frutto della sua sistematica ricerca storico-architettonica che ha affiancato all'attività di progettista e docente della Istituto d'Arte
di Sassari. Le foto esposte sono il risultato di un attento restauro curato dal fotografo Enrico Pinna. Le stampe sono in bianco e nero nel formato 70x70 cm.
L'allestimento prende spunto da una mostra allestita da Franco Albini nel 1954,
alla triennale di Milano in cui Vico Mossa esponeva foto dell'architettura popolare in Sardegna.
O meglio, col nostro lavoro, abbiamo voluto richiamare lo spirito essenziale, libero da retorica, con uno stile moderno e leggero, che rappresentava la più avanzata cultura
architettonica di quegli anni a cui il nostro autore aderiva con convinzione. Di questo allestimento vengono perciò ripresi il principio della modularità compositiva e l'uso
di strutture portanti in ferro.
Il nostro allestimento si compone di esili telai bianchi (dello stesso tono caldo delle pareti delle stanze dell'esposizione e delle imagini fotografiche) delle dimensioni
di cm 90x210 con un riquadro superiore che incornicia l'immagine 70x70 cm. I telai sono progettati in modo da essere assemblati tra loro in diverse conformazioni e geometrie,
per potersi adattare ai differenti luoghi in cui l'esposizione, che si prevede itinerante, potrà essere allesitita.
Nella mostra di Serramanna, i telai, aggregati a Y, formano dei totem che, ordinatamente distribuiti, conformano dinamicamente lo spazio. L'esposizione si sviluppa in due sale,
su piani diversi. Il locale al piano terra è in parte occupato dalle poltroncine per le conferenze e da una sorta di reception; qui gli espositori sono per lo più affiancati
ad una parete ed introducono i contenuti del lavoro fotografico. Al primo piano i totem sono posizionati al centro della sala, creando una sorta di isola in cui gli espositori
si alternano a file sfalsate in modo da creare tanti scorci differenti tra le immagini sospese; inoltrandosi tra gli epositori si possono apprezzare meglio le singole immagini
ed i continui rimandi delle une con le altre, suggerendo un viaggio immaginario sospeso nel tempo.
Committente: fondazione Archivi d'Architettura Vico Mossa
Progetto: Lucio Ortu
Fotografie: Vico Mossa
Restauro e stampa delle fotografie a cura di Enrico Pinna