Il Museo della Ferrovia
si trova a Monserrato, comune dell'hinterland cagliaritano, al margine della vasta area occupata dalla scalo
ferroviario delle FdS (Ferrovie della Sardegna). Il museo raccoglie i materiali e i documenti relativi alla storia delle ferrovie
secondarie in Sardegna: documenti e materiali relativi alla costruzione delle linee ferroviarie (disegni d'epoca e plastici);
documenti e materiali relativi al lavoro (utensili e materiali delle officine); funzionamento delle stazioni d'epoca
(abbigliamento e attrezzature del personale, quadri orari e altra documentazione); materiale rotabile storico (progetti meccanici,
parti di vecchi rotabili e, soprattutto, alcune locomotive a vapore e carrozze d'epoca magistralmente restaurate).
Alcuni di questi rotabili vengono ancora utilizzati dai convogli storici del "Trenino Verde".
Il complesso comprende tre padiglioni sfalsati che si aprono a ventaglio intorno ad una piattaforma girevole per la distribuzione
del materiale rotabile. Due padiglioni ospitano i convogli d'epoca; un terzo padiglione (di futura realizzazione) è destinato agli
uffici, ad una sala per conferenze, all'esposizione del materiale minuto. Negli spazi di connessione tra i corpi principali sono
ricavati l'atrio, i locali di servizio ed i locali tecnici.
Gli edifici, in sintonia con gli edifici vicini, sono in muratura in mattoni a vista listati da calcare bianco e coperti da una
volta in metallo. Gli spazi espositivi sono dimensionati in funzione dei piccoli convogli ferroviari e disegnati senza indugiare
in nostagliche citazioni. Il rimando alla tipologia della stazione è assolutamente astratto, affidato principalmente ai materiali
utilizzati ed agli effetti di luce.
I criteri che hanno ispirato il progetto sono stati principalmente gli aspetti funzionali, rigorosamente rispettosi del programma
di concorso, e soprattutto la corretta impostazione dell'illuminazione naturale ed artificiale.
La luce penetra attraverso un lucernario continuo nella mezzeria di ciascuna campata e viene riflessa dagli elementi curvi orientabili
che la proiettano sull'intradosso degli elementi a sezione ellittica. In questo modo l'illuminazione non è mai diretta e la regolabilità
degli elementi mobili consente di trovare nel tempo la direzione dei raggi luminosi più adeguata per ciascuno oggetto esposto.
Le grandi vetrate delle testate, che consentono la continuità visiva e spaziale interno-esterno, sono schermate da tende verticali
orientabili. L'illuminazione artificiale sfrutta la capacità di riflessione della superficie voltata rivestita in alluminio goffrato.
Committente: Gestione Governativa delle Ferrovie della Sardegna
Progetto: Arch. Lucio Ortu (capogruppo), Ing. Fabrizio Cadeddu, Ing. Carlo Capuzzi (strutture), Ing. Giancarlo Casula (impianti), Arch. Ignazio Garau, Arch. Rossella Sanna;
Collaboratori: Per Ind. Roberto Contu, Per Ind. Andrea Melis, Ing. Alfonso Loi
Impresa esecutrice: COSME srl - Selargius
Cronologia:
Progetto di concorso: maggio 1995
Progetto esecutivo: 1995
Inaugurazione del primo lotto: 12 dicembre 1996