Studio di architettura Ortu e Pillola Associati

CROCE SANTA AD ARMUNGIA

Restauro della croce antistante la chiesa della "Beata Vergine Immacolata"

Descrizione dell'opera:

Il piccolo monumento de “Sa Cruxi Santa” sorge nel sagrato della chiesa parrocchiale della “Beata Vergine Immacolata" di Armungia. Si tratta di un piccolo monumento in pietra, di ispirazione “liberty”, eretto nel 1905 a sostegno di una croce in ferro battuto. L’opera è di modesta fattura, presumibilmente eseguita da artigiani locali, ma sensibile alle mode artistiche del tempo.
Prima dell'intervento di restuaro, in seguito ad un crollo, si trovava in rovina. Dalla documentazione fotografica e dal rilievo dei vari elementi, è stata possibile la ricostruzione del monumento: si tratta di un piccolo manufatto alto complessivamente 3,60 metri circa, compresa la croce in ferro ed il basamento gradonato. La croce (alta circa 140 cm e larga 90 cm), presumibilmente coeva alla parte in pietra, è realizzata con due ferri piatti distanziati di circa 6 cm e collegati da decorazioni a volute in ferro battuto; i bracci terminano con punte a losanga e presentano, all’incrocio, una rosetta ed un ornamento raggiato. È sostenuta da un alto piedistallo a pianta quadrata composto da uno zoccolo, un fusto ed un capitello. L’ornato della pietra è essenziale, limitato alle facce dello zoccolo e del fusto, ed ottenuto da riquadri centrali in bassorilievo con angoli convessi. Nella parte frontale il fusto presenta una decorazione un poco più elaborata con cenni di volute liberty e la scritta in rilievo su tre righe: 15 AGOST 1905. Il “capitello” è costituito da semplici modanature (abaco, ovulo, listello) di tipo dorico. Le superfici lapidee conservano la traccia degli strumenti dello scalpellino, in particolare sono lisciate le superfici più esterne, mentre, al fine di aumentarne in contrasto chiaroscurale, i piani in sottosquadro sono trattati a martellina. Il podio è sistemato sopra un basamento quadrato formato da tre gradini. Il restauro è stato condotto da ditta specializzata, sotto il controllo della Sovrintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio, per il Patrimonio Storico, Artistico e Demoantropologico di Cagliari e Oristano.


Descrizione del degrado

La struttura si presentava assai degradata. Il piedistallo si trova in frammenti, così suddivisi: lo zoccolo spaccato in due, all’incirca lungo una linea mediana orizzontale, e presentava scheggiature in più punti; il fusto conservato in un unico pezzo, seppure scheggiato specie nella parte inferiore; il capitello diviso, sulla diagonale, in due parti principali ed in altri frammenti minori, forse andati perduti.
Gli elementi in pietra sopra menzionati sostenevano la croce in ferro, ritrovata in buone condizioni.
La principale causa del degrado è da attribuire al fissaggio della croce in ferro ed ai piccoli perni utilizzati in precedenti restauri. Le lacune e le tracce per il posizionamento dei ferri sono state colmate con stuccature di cemento. Sempre col cemento si è provveduto, nel passato, all’incollaggio dei pezzi. Le superfici in pietra erano rivestite da una patina biologica formata prevalentemente da licheni ed altri depositi organi. La ruggine interessava principalmente la croce in ferro, ma anche i ferri di giunzione degli elementi. Le parti in ferro inserite all’interno della pietra, per via delle dilatazioni termiche e per l’aumento di volume dovuto al formarsi della ruggine, hanno provocato fessurazioni della pietra.



Interventi per il restauro

Applicazione di bendaggi di sostegno, con adesivi sintetici, a protezione temporanea nei casi di fessurazione, fratturazione o distacco. Sulla pietra d presenti prevalentemente colonie di licheni e le croste derivanti dai vecchi depositi biologici. Per la disinfestazione delle colonie di licheni e le croste derivanti dai vecchi depositi biologici è stato utilizzato un prodotto ad ampio spettro di azione a base di sali di ammonio quaternario ed i derivati dell’urea.
Rimozione di stuccature e riprese di malta cementizia dovute ai precedenti interventi di restauro. Rimozione dei perni in ferro. Esecuzione di preconsolidamento nelle parti incoerenti. Pulizia dai residui biologici, depositi incrostanti e smog dalle superfici in pietra, senza alterazione della patina naturale.
Consolidamento delle parti friabili del materiale lapideo da effettuare dopo la pulitura sulle superfici perfettamente asciutte.
Integrazione delle lacune in pietra di maggiori dimensioni con elementi di pietra arenaria di buona consistenza e colore, privo di vacuità e venature di materiali estranei.
Riadesione di scaglie e frammenti di modeste dimensioni, e ricostruzione di parti mancanti fino allo spessore di 5 cm.
Riadesione dei frammenti di pietra, ricollocazione dei pezzi di maggiori dimensioni con l’inserimento di barre (diam 1-1,5 cm) in acciaio inossidabile e/o vetroresina collocate nel centro degli elementi e fissaggio con resine epossidiche.
Manutenzione della croce in ferro mediante asportazione della ruggine, senza arrivare al metallo vivo, applicazione di convertitore di ruggine e verniciatura finale.
Trattamento preventivo di colonie di microrganismi autotrofi ed eterotrofi mediante applicazione di biocida a pennello.
Trattamento di tutte le superfici con consolidante.
Documentazione fotografica (anche in formato digitale) a testimonianza della situazione precedente all’intervento e di tutte le fasi del restauro.



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Committente: Comune di Armungia (CA)

Progetto: Lucio Ortu, Carlo Pillola

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